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Le elezioni di Enasarco arrivano in Parlamento

elezioni - Pixabay

Si alza un’altra voce a difesa della scelta del Cda di Enasarco di svolgere le elezioni dopo la fine dell’emergenza Covid-19.

Ricapitoliamo la situazione: Il 13 gennaio il Cda indice le elezioni da svolgersi il 17-30 aprile. A febbraio inizia l’emergenza Covid-19, a seguito della quale le elezioni vengono rinviate alla fine dell’emergenza. Questa decisione è stata seguita da una serie di polemiche e da uno scambio tra funzionari dei ministeri ed Enasarco.

Riportiamo l’interrogazione dell’Onorevole Luca Squeri in merito alle polemiche seguite alla decisione del Cda di Enasarco di posticipare le elezioni e agli interventi dei ministeri vigilanti che sono seguiti.

“Di fronte all’emergenza Covid-19, a mio avviso responsabilmente, il Cda di Enasarco si riunisce e stabilisce che è impossibile portare avanti le elezioni, rinviandole alla fine dell’emergenza. Da quel momento si apre una querelle con i ministeri vigilanti. Il Ministero del Lavoro e quello delle Finanze contestano questa delibera del Cda, sostenendo che non ci sono motivi che impediscano lo svolgimento delle elezioni. Intervengono anche realtà rappresentative di questo mondo importante produttivo, Confcommercio, Confindustria, Cna, Confcooperative, Federazione Nazionale Agenti di Commercio, ed anche i sindacati, CGIL, CISL e UGL. Queste realtà condividono la decisione responsabile del Cda Enasarco, chiedendo al governo di fare lo stesso. È vero che si possono mandare agli associati i QR code, che consentono di entrare nell’urna digitale per votare telematicamente, ma ci sono decine e decine di migliaia di associati che non hanno l’indirizzo pec, e per i quali sarebbe stato necessario mandare le raccomandate, in una situazione in cui, lo sappiamo, non c’è certezza di arrivo. Di fronte a tutto questo, altrettanto responsabilmente, il governo risponde in maniera molto chiara nel Decreto Liquidità dell’ 8 aprile, art. 33 comma 1”.

Riportiamo di seguito il testo dell’articolo.

DECRETO-LEGGE 8 aprile 2020, n. 23, Art. 33 comma 1

In considerazione della situazione straordinaria di emergenza sanitaria derivante dalla diffusione dell’epidemia COVID-19, […] fino al termine dello stato di emergenza, gli enti e organismi pubblici a base associativa che, in tale periodo, sono tenuti al rinnovo degli organi di amministrazione e controllo possono sospendere le procedure di rinnovo elettorali, anche in corso, con contestuale proroga degli organi. 

“Il Cda Enasarco”, continua l’On. Squeri, “si riunisce forte di questo decreto e ribadisce la sospensione delle elezioni. Ma il 30 aprile il capo di gabinetto del Ministero del Lavoro ribadisce l’illegittimità di Enasarco di prorogare le elezioni e stabilisce che esse vadano svolte dal 23 maggio al 3 giugno.  Sottosegretario, non ritiene illegittima l’azione amministrativa dei capi di gabinetto del Ministero del Lavoro del Ministero delle Finanze, e se non lede questa l’autonomia delle casse previdenziali? Non svolgere le elezioni in questo momento è dettato non solo dall’evidenza delle cose ma anche dal buonsenso”.

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