Usarci (Unione Sindacati Agenti e Rappresentanti di Commercio Italiani), Fisascat-Cisl e UGL hanno deciso di istituire un “Osservatorio sull’emergenza coronavirus” per fare il punto della situazione, quantificare l’impatto sulla Categoria e studiare soluzioni da proporre al Governo.
All’emergenza sanitaria, infatti, rischia presto di aggiungersi anche quella economica. Le difficoltà riscontrate sul lavoro dagli Agenti di Commercio, che intermediano il 70% del Pil italiano, sono la spia di un’imminente recessione.
Nei giorni scorsi gli Agenti di Commercio avevano già denunciato la cancellazione di molti appuntamenti e un drastico calo dei volumi di vendita. Ora che la “zona protetta” riguarda tutto il territorio nazionale in molti si chiedono se e a quali condizioni sia possibile operare e incontrare i propri clienti.
I risultati raccolti dall’Osservatorio dell’Usarci forniranno informazioni utili a elaborare le misure di sostegno più adatte a tutta la Categoria. Nelle prossime ore quasi 200 mila Agenti verranno contattati per chiedere loro che impatto sta avendo sul loro lavoro l’emergenza sanitaria.
L’associazione di Categoria è già mobilitata da settimane. Il presidente nazionale di Usarci, Umberto Mirizzi, ha inviato una lettera al ministro Nunzia Catalfo chiedendo l’istituzione urgente di un tavolo di consultazione per la Categoria. Per i lavoratori autonomi è stato previsto un indennizzo di 500 euro mensili per un massimo di 3 mesi. Anche la Fondazione Enasarco, l’ente previdenziale degli Agenti e dei Consulenti, ha raddoppiato il piatto per sostenere i propri iscritti portandolo a 4 milioni.
“In questo momento sono veramente preoccupato per tutti i colleghi e non colpiti da contagio del Coronavirus.
Tra questi ci sono alcuni amici dei quali conosco la situazione, ma anche molti di cui so poco e che combattono ad armi impari contro questo virus – commenta Giovanni di Pietro, Vice Presidente Vicario Nazionale Usarci e capolista di Solo Agenti in Enasarco –. A tutti loro va il mio pensiero, la mia solidarietà e un grandissimo abbraccio virtuale. Forza, non mollate, presto passerà.
Colleghi, è vero, è dura non vendere, ma al momento vi è un’unica priorità: la salute.
Senza di essa non si lavora.”